martedì 30 dicembre 2008

Accordi di ristrutturazione dei debiti: pagamento creditori estranei all'accordo



"Per regolare pagamento dei creditori estranei all’accordo di ristrutturazione di cui all’art. 182 bis l. fall. si deve intendere l’esatto pagamento del debito alla sua scadenza e non il pagamento secondo le regole concordate tra il debitore e i creditori aderenti all’accordo (in particolare, trattandosi di accordo di natura privatistica, non solo chi non aderisce ad esso ma anche chi vi resta estraneo va regolarmente pagato). "

Tribunale di Brescia, decreto 22 febbraio 2006



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Accordi di ristrutturazione dei debiti

"L’accordo di ristrutturazione dei debiti di cui all’art. 182 bis l. fall. è applicabile solo alle imprese di cui all’art. 1 l. fall. e deve considerarsi un istituto autonomo rispetto al concordato preventivo, trattandosi di un contratto consensuale plurilaterale, di natura sostanzialmente privatistica, per cui non sono ad esso applicabili né estensivamente né analogicamente le norme stabilite per il concordato preventivo."
Tribunale di Brescia, decreto 22 febbraio 2006

lunedì 29 dicembre 2008

Accordi di ristrutturazione dei debiti

L'imprenditore in stato di crisi puo' domandare l'omologazione di un accordo di ristrutturazione dei debiti stipulato con i creditori rappresentanti almeno il sessanta per cento dei crediti, unitamente ad una relazione redatta da un professionista (dottore commercialista o revisore contabile) sull'attuabilita' dell'accordo stesso, con particolare riferimento alla sua idoneita' ad assicurare il regolare pagamento dei creditori estranei.

L'accordo di ristrutturazione del debito è un utile strumento che può consentire all'imprenditore in difficoltà finanziaria di continuare la propria attività trovando una mediazione con i propri creditori.

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Concordato preventivo e IVA: solo dilazione di pagamento


L'articolo 32, comma 5, del decreto legge n. 185/2008 modificando la legge fallimentare determina che l’IVA non potrà più essere oggetto di transazione ma solo di dilazione. Le imprese in crisi potranno pertanto concordare con il Fisco soltanto una eventuale dilazionale di quanto dovuto attraverso un piano di ristrutturazione.

Di diverso avviso il tribunale di Milano che prima del chiarimento normativa era favorevole all'inclusione dell'imposta nel concordato.

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venerdì 12 dicembre 2008

Concordato preventivo e IVA

Le novità contenute nell’art. 32, c. 4 del D.L. 185/2008 prevedono che in caso di concordato preventivo il debitore non possa proporre il pagamento parziale del tributo relativo all’Iva, risolvendo una diatriba che in dottrina vedeva su posizione contraria il presidente Quatraro del Tribunale di Milano.
Per l’Iva la norma prevede solo la possibilità di dilazionare i tempi di pagamento.

La perizia e la valutazione d'azienda

Perizie Di Stima
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mercoledì 10 dicembre 2008

Perizie di Stima: libreria Hoepli di Milano

Oggi alla Hoepli di Milano ho visto che Le Perizie di Stima è stato posizionato molto bene ed in diversi punti del reparto economia.
E' stata una bella emozione e mi chiedo se sia merito della casa editrice o dei link alla loro libreria on line che in parte gestisce anche la libreria Rizzoli - Corriere della Sera e che risulta essere il principale canale di vendita del libro.

Credo che le case editrici dovrebbero riflettere molto sulla promozione dei loro libri on line. Nel mio caso, pur se fatta dall'autore in maniera artigianale, ha avuto ottimi risultati.

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venerdì 5 dicembre 2008

Fusione IntraUE: regime di neutralità fiscale ex all'art. 172 del Tuir

La risoluzione n.470/E del 3 dicembre 2008 dell’ Agenzia delle Entrate ha affrontato il caso di una fusione tra una società residente in uno stato Ue e una residente nel medesimo stato Ue ma operante con una sede secondaria sul territorio italiano configurante stabile organizzazione.
L'Amministrazione finanziaria sostiene che tale operazione non possa essere ricondotta alla disciplina delle operazioni di ristrutturazione tra società residenti in Italia e società residenti in un altro stato UE di cui agli artt. 178 e 179 del Tuir, poiché entrambe le società hanno sede in Germania. L'Agenzia ha, infine, ritenuto che - con riferimento alla posizione della stabile organizzazione - tale operazione avvenga nel regime di neutralità fiscale

Secondo l’Agenzia resta comunque applicabile il regime di neutralità fiscale di cui all'art. 172 del Tuir. disposto per le operazioni domestiche, essendo una operazione di natura non realizzativa.
Naturalmente per le fusioni domestiche la normativa italiana prevede, salvo eccezioni, la necessità di redigere una perizia per determinare il concambio da fusione

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mercoledì 3 dicembre 2008

Concordato preventivo: possibile transare anche il debito IVA

Bartolomeo Quatraro, presidente della sezione II fallimentare del Tribunale di Milano, nella nota in data 11 novembre, ha affermato che l'IVA, come gli altri debiti, può essere oggetto di transazione all’interno del concordato preventivo e della relativa perizia sul piano di concordato preventivo.
La nota del 11 novembre 2008 della sez. II fallimentare del Tribunale di Milano fornisce una interpretazione in pieno contrasto con la tesi dell'Agenzia delle Entrate, contrasto che verte sulla riconducibilità o meno dell'IVA a risorsa propria della UE.
Quatraro sostiene che l’IVA non deve considerarsi risorsa propria dell'UE potendo formare quindi oggetto di transazione, venendo meno l'obbligo di garantirne l'effettiva riscossione.
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