lunedì 24 giugno 2013

Concordato preventivo in bianco: novità dal Decreto del Fare

Il Decreto del Fare prevede la parziale revisione del cosiddetto concordato in bianco

Lo strumento è stato introdotto nel 2012 per consentire all’ impresa in crisi di evitare il fallimento e di salvare il patrimonio dalle aggressioni dei creditori con la massima tempestività (depositando cioè al tribunale una domanda non accompagnata dalla proposta relativa alle somme che si intendono pagare ai creditori). 

Per impedire condotte abusive di questo strumento (cioè domande dirette soltanto a rinviare il momento del fallimento, quando lo stesso non è evitabile) emerse dai primi rilievi statistici, si dispone che l’impresa non potrà più limitarsi alla semplice domanda iniziale in bianco, ma dovrà depositare, a fini di verifica, l’elenco dei suoi creditori (e quindi anche dei suoi debiti).

Il Tribunale potrà, inoltre, nominare un commissario giudiziale, che controllerà se l’impresa in crisi si sta effettivamente attivando per predisporre una compiuta proposta di pagamento ai creditori. In presenza di atti in frode ai creditori, il Tribunale potrà chiudere la procedura.

qui il testo integrale del decreto , sotto il solo articolo 81 relativo al concordato preventivo



Si è venuti incontro alle richieste corrette di Magistrati e creditori senza avere il coraggio di ripensare in maniera sistemica lo strumento.


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