giovedì 9 giugno 2011

Business plan: una guida al piano di impresa

Segnaliamo che è disponibile e gratuitamente scaricabile la Guida al Business plan predisposta dal Consiglio nazionale dei dottori commercialisti ed esperti contabili.

La presentazione dovrebbe contenere almeno i seguenti elementi:

  • Sintesi del progetto d’impresa;
  • Presentazione dei soci della newco o del soggetto proponente ed attuatore del nuovo progetto;
  • finalità del Business Plan;
  • Destinatario del Business Plan;
  • indicazione dettagliata delle principali assumptions adottate con evidenza delle probabilità di accadimento stimate;
  • evidenza del rendimento e del rischio complessivo del progetto;
  • indicazione del o dei redattori del Business Plan e della loro qualificazione professionale;
  • dichiarazione di conformità alle Linee Guida di redazione del Business Plan emanate del Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili, in caso di applicazione effettiva degli stessi;
  • esplicitazione dei riferimenti temporali, con separata indicazione della data di stesura del Business Plan da parte del o dei redattori e della data di comunicazione dello stesso documento allo specifico destinatario o di sua diffusione ad un pubblico indeterminato.
È importante sottolineare che il business plan non deve essere redatto solo alla costituzione di una nuova società ma è opportuno che l’imprenditore ne predisponga uno ad ogni nuovo progetto o cambiamento sostanziale nella vita dell’impresa.

Molto spesso le risorse per predisporre un nuovo piano di impresa si trovano già all’interno dell’azienda. Al consulente o al commercialista resta il ruolo di sparring partner per stressare le idee ed evitare che l’imprenditore se ne innamori. 

Ecco a puro titolo di esempio alcuni momenti in cui è opportuno provvedere a predisporre un business plan: 

  • l’avvio di un nuovo progetto d’impresa, relativo alla costituzione di una nuova azienda, anche mediante partecipazione a gare per la concessione in gestione di una determinata struttura;
  • la riorganizzazione delle attività svolte nell’azienda;
  • l’avvio di nuove produzioni, con conseguente adeguamento della struttura aziendale (produttiva e anche commerciale ed amministrativa);
  • le modifiche alla struttura finanziaria aziendale, al fine di meglio adeguarla alle attività reali svolte dall’organizzazione;
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